
dal 15/11 al 30/11
COSMADAM
Zambetta Cosimo Damiano
… non cercate cornici… non ci sono contorni.
In questo ambiente l’opera non si mostra, accade.Si estende come un pensiero appena nato, come polvere che ha preso la forma del respiro.
L’artista, qui artefice e spettatore, compone opere che non chiedono di essere capite, ma abitate.
Sono spazi fragili, ritagliati nel tempo, costruiti con ciò che di solito si scarta: un’interruzione, una soglia, un riflesso, un’ombra che si dilata…
Nulla è compiuto, tutto è in attesa.
La forma, se c’è, è quella che si disfa.
Il materiale è l’assenza stessa: silenzi, geometrie non tracciate, strutture vuote che reclamano lo sguardo come unica sostanza.
In questo teatro senza quinte, il visitatore è invitato a perdersi.
Non c’è direzione.
Non c’è storia.
Solo un campo sensibile dove ogni installazione è un invito a sentire ciò che manca e a darle un corpo con la propria presenza.
È l’arte come sogno disabitato, come architettura di assenze.
La materia dell’assenza non si guarda: si attraversa.
Press release

			
						






